mercoledì 5 settembre 2012

LA CRISI E POSSIBILE SOLUZIONE


Sotto un certo aspetto è anche colpa nostra, di tutti noi che negli anni trascorsi abbiamo votato (o non votato) e sposato la causa del "capitalismo sfruttatore e parassita, immorale e indecente", dedito solo al profitto personale e non alla "equa redistribuzione della ricchezza tra chi la crea e chi la produce con le proprie attività, con il proprio lavoro". 
Alla "volontà del popolo - DEMOCRAZIA", è ora lasciata la possibilità di rimediare a queste disgrazie.... E' questo deve diventare il nostro principale obiettivo, deve diventare la nostra grande responsabilità per il nostro futuro ed il futuro dei nostri figli, delle nuove generazioni. Possibilmente, non affidandosi a "profeti o santoni", non a chi grida più forte o offende gli altri in modo feroce, o è in delirio di "onnipotenza" alimentato dalla nostra attenzione riversata e amplificata dai media e sui media. Ognuno di noi si prenda le proprie responsabilità, perchè, alle prossime elezioni abbiamo una importante possibilità di riformare tutto il nostro sistema di politici/dirigenti/tecnici, in modo civile e democratico con il proponimento di una nuova categoria di UOMINI ONESTI con curriculum degni di essere definiti tali, di provata esperienza nei settori operativi di loro competenza, uomini dediti alla gestione della cosa pubblica come alla gestione della propria famiglia, azienda o attività personale. Uomini che interpretino il successo non come capacità personale di arricchirsi, di fare soldi, ma come capacità di migliorare il proprio habitat,  il paese, la società e la vita delle persone circostanti. Uomini che credano alle regole di integrità intellettuale, di moralità e di onestà. Toccherà a loro rilanciare il nostro amato paese ed il mondo circostante. 
Con i migliori auguri di tutti noi.

10 commenti:

  1. Ma che Democrazia è mai questa?
    Come possiamo affidare il nostro futuro Politico e quello dei nostri figli, a questi geiatri di regime assolutistico, personaggi parassitari e ingordi, che pur godendo the anni di privilegi incredibili, tra
    fficano alle spalle della popolazione che produce, senza avere loro, mai lavorato né prodotto una Lira o un Euro di utile alla collettività.
    Che si danno... e possono dare per scontato…. l'ottenimento dei nostri consensi elettorali. Ma che Democrazia è mai questa?
    Oggi, grazie alla classe politica che ci ha governato negli ultimi 40 anni, versiamo in uno stato di estrema esigenza e necessità di riforme e riorganizzazione politica/dirigenziale.
    BASTA! CAMBIAMO!
    Occorre dire "basta - cambiamo " questa forma di autarchia assolutistica a questa TIRANNIA.
    Occorre dire "basta - cambiamo " questa falsa gestione della Democrazia che non riflette la nostra necessità evolutiva e la reale volontà degli elettori.
    Occorre una Politica di cambiamento.
    Che vada verso una reale alternanza di uomini e programmi che ogni quattro anni si confrontino per l'ottenimento dei consensi elettorali, ottenuti I quali, operino nel mettere a frutto I loro programmi nel migliore dei modi possibili per il periodo conferitogli, successivamente al quale, in sede di revisione elettorale, verificati I buoni risultati ottenuti, il candidato potrà avere al massimo un ulteriore mandato di quattro anni, dopodichè potrà e dovrà "per legge" dimissionarsi, per tornare alla sua attività originaria, attraverso la quale esprimere le proprie competenze nel continuare a produrre il reddito necessario al suo mantenimento e allo sviluppo della società civile, che a sua volta gli fornirà la solidarietà sociale e I servizi funzionali dello Stato con tutte le assistenze necessarie.
    Riteniamo che solo così, con il contributo Democratico della maggioranza degli elettori, con le iscrizioni di tutti Noi a nuovi movimenti popolari, la partecipazione di competenze professionistiche di settori accertati the curriculum di esperienza, "meritocrazia" e le successive Candidature Democratiche per il cambiamento, le riforme la formazione e gestione di un nuovo sistema politico/dirigenziale verso un "Nuovo Governo Costituzionale a democrazia diretta" che rifletta la reale volontà del popolo "DEMOCRAZIA".
    Costituito the nuove generazioni di competenti professionalità, che con energie propositive nel più breve tempo possibile si propongano per una politica di riforme e reale cambiamento del nostro ormai troppo colluso sistema.
    Questa non è e non vuole essere una Rivoluzione, è un' EVOLUZIONE, un' INNOVAZIONE, TUTTI NOI vogliamo, possiamo e dobbiamo diventare I protagonisti e rappresentanti di questo importante momento di:
    EVOLUZIONE E INNOVAZIONE DEMOCRATICA.
    verso una VERA SICURA espressione di VOLONTA' POPOLARE - DEMOCRAZIA.
    Nell'interesse generale di tutte le componenti sociali.
    Noi riteniamo che solo così si possa realmente determinare, sviluppare, applicare e far funzionare una "Vera e Sicura Democrazia" che, con il suo periodico pulsare di uomini, competenze e programmi, in alternanza, si attivino nelle risoluzioni delle moderne problematiche e dello sviluppo della società civile.
    Che il Cielo ci aiuti.

    RispondiElimina
  2. E' OPPORTUNO , INEVITABILE CHE LA PARTE SANA DALLA NAZIONE INTERVENGA CON VEEMENZA E RECLAMI CON FORZA, VIGORE, DECISIONE IL CAMBIAMENTO CON RIFORME INNOVATIVE DEL SISTEMA, LA VERA EPURAZIONE E ROTTAMAZIONE DELLA INTERA CLASSE PARASSITARIA DI POLITICI/DIRIGENTI/TECNICI, CONSULENTI PLURIMANDATARI......, E L'ESPROPRIO DEI CAPITALI FRUTTO DI ANALITICI E ORGANIZZATI SACCHEGGI DELLA NOSTRA PRODUTTIVITA', SE LE ISTITUZIONI E CHI LE RAPPRESENTANO RESTANO SORDE E NON HANNO ALCUN INTERESSE AL CAMBIAMENTO, E' GIUSTO INDISPENSABILE INTERVENIRE, NON SIAMO SUDDITI MA "CITTADINI" E DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE TUTELARE QUESTO ASSIOMA DI DEMOCRAZIA ( VOLONTA' DEL POPOLO) COSTATO DECENNI, SECOLI DI LOTTE PER LA EMANCIPAZIONE E SVILUPPO DELLA SOCIETA' CIVILE.
    LORO NON HANNO ALCUN INTERESSE A CAMBIARE QUESTO ORMAI TROPPO COLLUSO E COMPROMESSO SISTEMA PSEUDO ELETTORALE E DI INIQIUITA' SOCIALE
    QUINDI DOBBIAMO FARLO NOI
    PRIMA CON IL DISSENSO ELETTORALE
    POI CON IL DISSENSO FISCALE
    CONGELANDO I VERSAMENTI DI TUTTE LE TASSAZIONI IMPOSTE PER FERMARE QUESTA IMMORALE E INDECENTE EMORRAGIA ECONOMICA/FINANZIARIA CHE FAGOGITA TUTTA LA NOSTRA REDDITIVITA' E ALIMENTA SOLO LE CASTE E I CETI PARASSITARI NON PRODUTTIVI DI TUTTA LA CLASSE POLITICA/DIRIGENTI/TECNICI.
    DISSENSO ELETTORALE DI MASSA
    PER RIFORMARE TUTTO IL NOSTRO ORMAI TROPPO COLLUSO E COMPROMESSO SISTEMA DI PARTITI POLITICI/DIRIGENTI/TECNICI..... ESPRIMIAMO IL DISSENSO DI MASSA - Alle prossime elezioni, occorre esercitare il NOSTRO DIRITTO DI VOTO, quale unica e vera espressione di "DEMOCRAZIA", ma è possibile democraticamente, "DISSENTIRE" da tale sistema dichiarando presso il proprio seggio elettorale, alle autorità competenti che: "INTENDIAMO ESERCITARE IL NOSTRO DIRITTO DI VOTO DEMOCRATICO, ma che "non ci sentiamo rappresentati da nessuno dei candidati e dai partiti rappresentati dalle liste", pertanto chiediamo che il nostro voto NON VADA DISPERSO in -voto nullo o scheda bianca- (e addirittura suddiviso tra I partiti partecipanti al voto), ma vada registrato come DISSENSO. In caso di maggioranza dei dissensi della volontà popolare - DEMOCRAZIA - non si potrà fare altro che constatare la reale volontà del popolo di elettori e indire nuove elezioni per un innovativo rinnovamento organizzativo del nostro sistema. Tale atteggiamento serve per mostrare a tutti che che non possono attribuirsi e commercializzare a priori i nostri consensi, facciamogli sentire che gli italiani hanno ormai capito che le differenze tra gli attuali partiti sono differenze di facciata e che "UN NUOVO CONSENSO" è disponibile, solo per quelle "NUOVE GENERAZIONI E FORZE PRODUTTIVE DELLA SOCIETA'" di competenze operative settoriali, che sino ad ora non si sono volute mischiare ad un mondo politico fatto di compromessi truffaldini e collusioni incompatibili con lo sviluppo civile e sociale del paese.

    RispondiElimina
  3. PER CERCARE DI CAMBIARE
    Da soli non si può far niente,
    non è che non si dia valore all'individuo,
    ma crediamo che un momento collettivo
    sia un bisogno dell'uomo per sentirsi vivo
    per crescere e imparare
    bisogna essere in molti per cercare di cambiare.
    Da soli non si può far niente,
    è giusto trovare una propria linea di appartenenza,
    un fondersi di idee e intenzioni
    per distruggere un mondo di corruzioni;
    per poter ricominciare
    ci vogliono volti nuovi per cercare di cambiare.
    Da soli non si può far niente
    bisogna tentare una qualche aggregazione,
    la sento come l'unica salvezza,
    un'unione che dia una sicurezza;
    ci dobbiamo ritrovare
    per non essere travolti dobbiamo cercare di cambiare

    RispondiElimina
  4. FERMI TUTTI QUESTE SONO DELLE VERE E PROPRIE RAPINE DI STATO
    OLTRE AD ESSERE CONTINUAMENTE VESSATI DA TASSAZIONI VARIE, INCOMBENZE BUROCRATICHE, VERE E PROPRIE ESTORSIONI ATTRAVERSO PSEUDO "AUTOVELOX", TELECAMERE STRADALI POSIZIONATE A SOLO FINI ESTORSIVI ( E NON EDUCATIVI) DAI NOSTRI DIPENDENTI (CHE ANZICHE' STARE SULLE STRADE A CONTROLLARE E DIRIGERE IL TRAFFICO E RILEVARE (E CORREGGERE) EVENTUALI "REALI" INFRAZIONI, STANNO COMODAMENTE NEI LORO UFFICI O QUANDO NON A SPASSARSELA PRESSO BAR O MERCATI VARI), SIAMO SOBISSATI E OSTEGGIATI NELLA NOSTRA MOVIMENTAZIONE ANCHE SOLO NELL' ANDARE E TORNARE DAL NOSTRO LAVORO (quando si ha un lavoro) DA CONTINUE MULTE PER INFRAZIONI ANCHE MINIME, MALFUNZIONAMENTI DELLE NOSTRE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE, BALZELLI E INUTILI COSTOSI RICORSI.......
    INOLTRE, QUESTA CLASSE DI POLITICI/DIRIGENTI/TECNICI..... SFACENDATI, INGORDI PARASSITI (NOSTRI DIPENDENTI) CHIEDONO A NOI, AI PROPRI DATORI DI LAVORO ( GENTE DEL POPOLO "DEMOCRATICO" PRODUTTORI DEGLI ENORMI REDDITI CHE ATTRAVERSO LE LORO ESOSE TASSAZIONI IMPOSTE PROVVEDONO AI LORO STIPENDI E PRIVILEGI VARI). QUESTI CI CHIEDERANNO DA MARZO, ATTRAVERSO IL "REDDITOMETRO" QUANTO GUADAGNIAMO E COSA NE FACCIAMO DEI NOSTRI SOLDI DEL FRUTTO DELLA NOSTRA "CAPACITA' PRODUTTIVA" SIAMO AI CONFINI DELLE PIU' ASSURDE REALTA'.
    DELLA "FANTA SCEMENZA"
    SONO LORO CHE DEVONO RENDICONTARCI COSA FANNO DEI NOSTRI SOLDI...... CHI LI HA MAI AUTORIZZATI AD ASSEGNARSI TUTTI GLI ASSURDI PRIVILEGI, PLURIPENSIONI, INDECENTI STPENDI E QUANTO ALTRO AI CONFINI DI OGNI LECITA E ILLECITA IMMAGINAZIONE.

    RispondiElimina
  5. DEMOCRAZIA - DITTATURA - TIRANNIA
    Ma la democrazia, vedete, o c’è o non c’è.
    Non ci sono sfumature intermedie.
    Se il potere è in mano al popolo che lo esercita deliberando, in una sorta di reale alternanza di uomini e programmi che periodicamente (ogni quattro anni), si confrontino e in rapporto ai consensi ottenuti espletino il loro mandato di competenza, (al massimo due e senza l'ausilio di particolari privilegi), dopodiche ritornano alle loro primordiali attività produttive e professionali, allora c’è.
    Se questo potere è in mano al popolo solo per le questioni di piccolo conto, ma viene trasferito ad altri momentaneamente – e a piacere – a pseudo partiti politici, a pseudi tecnici o controllori oscuri che secondo logiche non esplicite e non previste dalla nostra Costituzione, esercitano un’azione diversiva nei confronti dell’opinione pubblica per mascherare la realtà dei fatti........Allora la democrazia non c’è.
    E’ un’altra cosa, chiamatela come pare a voi, DITTATURA, TIRANNIA, … Ma non DEMOCRAZIA quale " VOLONTA' DEL POPOLO".
    Non esiste una vera democrazia senza equità e giustizia sociale
    Senza la dignità di non dover mai piegare la testa davanti a un sopruso.

    RispondiElimina
  6. Elezioni Politiche 2013 ORA BASTA!!! In questi giorni vediamo tantissime persone che si vogliono occupare di noi e dei nostri figli....., poi scopriamo che tantissimi di loro o sono ingordi parassiti che da hanni trafficano alle nostre spalle o hanno problemi con la Giustizia, proprio per aver occupato posti come il Parlamento, Regioni, Province, commissioni ecc... (innocenti fino a prova contraria), o problemi di questione morale in qualità di responsabili di partiti/dirigenti/ tecnici/consulenti plurimandatari/pluripensionati etc..., alcuni mentre rilasciano interviste, hanno anche la faccia tosta di prendersela con i giornalisti perchè diffondono le notizie. Io mi chiedo: Abbiamo bisogno davvero di loro? Sono gli unici che possano risolvere i problemi (creati da loro) nel Nostro Paese? Ci hanno portati indietro al .....1947 !!! Noi abbiamo bisogno di persone oneste, come quelle che scrissero la Costituzione Italiana (1947), e non più di persone colluse tra loro che la CALPESTANO tutti i giorni!!! Hanno fatto un Piccolo ERRORE !!! Si sono dimenticati (per ora) di portarci via un piccolissimo strumento....,la MATITA!!! ....APPROFITTIAMO!!!
    24 febbraio alle 7.0

    RispondiElimina
  7. TORNARE A SOGNARE, PER UNA NUOVA ITALIA
    Un uomo, una generazione, ognuno di noi, cammina fra le macerie di un paese in rovina. l’Italia cerca le energie per uscire da una pesantissima crisi. Ma per guardare al futuro con fiducia e rimediare a sperperi e ritardi, dovrà prima di tutto rimuovere modi di pensare diffusi, vere “macerie culturali” nelle nostre teste. E risolvere una colossale contraddizione, che mina il suo sistema di valori. Quella di un Paese che per ricchezza di cultura è costante fucina di talenti capaci di primeggiare nel mondo, dall’impresa, all’arte alla scienza, eppure sembra rassegnato a sperperare in patria quel talento, con un malcostume che mortifica i migliori, chi sa immaginare il domani, rischiare, “mettersi in gioco lealmente”. Favorendo spesso invece chi ostacola i cambiamenti, antepone il proprio orticello al bene comune, prevale, non perchè più bravo ma grazie ad amicizie, conformismo, ossequio a potentati, disinvoltura nel gioco sporco.
    Una contraddizione inaccettabile, mentre in un mondo che cambia sempre più rapidamente, la risorsa di cui l’Italia è più ricca, quella intellettuale, diventa più importante delle materie prime o della posizione geografica.
    Non ci sarà rinascita politica ed economica senza affrontare a viso aperto questo paradosso, che ben conoscono le migliaia di connazionali di talento costretti ad andare all’estero per realizzarsi. Proprio dagli italiani “cittadini del mondo” occorre partire, per innescare in patria una indispensabile Rivoluzione e innovazione culturale, che ridia fiducia anche ai tanti che il loro talento cercano di affermarlo faticosamente in Italia, fra mille ostacoli.
    E’ cruciale comprendere che davvero abbiamo qualcosa di particolare, nell’affrontare la complessità delle cose, intrecciare arte e scienza, che questo patrimonio ha un valore immenso nel mondo d’oggi. Ed è importante far tesoro di esperienze e idee dei tanti che sono italiani a pieno titolo anche vivendo all’estero. Un’italianità che sulla scia dello spirito d ’impresa di navigatori, esploratori ed emigranti di ieri, oggi si esalta nell’essere “cosmopolita” e le frontiere le supera agilmente, non le trasforma per paura in barricate, in nome di un suo passato. Per guardare al futuro con fiducia, oggi, occorre tornare a sognare. Come fecero i nostri padri, dopo i disastri della guerra. Prendendo a modello chi sa vedere quel che ancora non c’è e dedica tutte le sue energie a realizzarlo. Occorre scoprire e far conoscere questi esempi positivi. Storie di ieri, come quella di italiani fra le macerie, col sogno folle di puntare tutto su se stessi e sugli altri per ricominciare. Storie di oggi, dei tanti che magari accanto a noi, sanno inseguire con tenacia e creatività questi sogni, credere che tutto è possibile, se lo vogliamo. Persino fare squadra, invece di diffidare degli altri o peggio ancora, cercare di fregarli. Dobbiamo spostare i riflettori dai troppi inetti, arroganti e litigiosi che popolano l’attuale classe di politici/dirigenti/tecnici, plurimandatari, etc…Essi hanno goduto di privilegi e di una immeritata visibilità ed hanno diffuso modelli devastanti che sono le macerie di cui liberarci. Basta aprire gli occhi, per trovare nuovi modelli, inseguendo il talento. Occorre trarne ispirazione e farli conoscere, soprattutto alle nuove generazioni, ai più giovani. Dando a loro nel frattempo molta più voce e ascolto. Perchè è certo che i più giovani hanno molto da insegnare ai più anziani, su come si guarda al futuro.

    RispondiElimina
  8. ATTENZIONE
    Il vero significato del voto a Grillo è il sintomo che la "disastrosa e disastrante politichina degli ultimi 40 anni ha fatto il suo tempo , servono al più presto dei segnali forti da parte di chi fa e vuol fare veramente politica innovativa, di chi comprende la situazione ( ridursi gli stipendi , rinunciare ai compensi elettorali , ridurre il numero di parlamentari e senatori , smetterla di spendere indecentemente svergognate vagonate di denaro in mega stipendi e privilegi vari, per tutto il sistema di partiti/dirigenti/tecnici/consulenti plurimandatari /quirinale etc...). Rapportare stipendi e benefici al reale e soddisfacente risultato di sviluppo sociale ottenuto, diversamente crediamo che non ci sia altra soluzione che un ritorno alle elezioni per un totale smantellamento di tutta la vecchia classe di cariatidi e geiatri di regime che ci hanno governato negli ultimi anni.

    RispondiElimina
  9. E' VERAMENTE IL TEMPO DI FINIRLA???
    Per anni lo stato, i gestori politici/dirigenti/tecnici....(loro, non noi...) hanno intessuto tresche nella compravendita di voti (con i nostri soldi, con il frutto della nostra redditività e tassazioni versate!!!), ritenendo che il debito pubblico fosse un testimone da passare all'opposizione nel momento in cui diventava maggioranza.- E tanto più grosso era questo testimone, tanto più difficile diventava il compito degli oppositori, obbligati ai peggiori inciuci pur di galleggiare, mantenendo contestualmente le collusioni e gli impegni clientelari (con sindacati e associazioni varie...) e con sistemazioni nel calderone statale del proprio elettorato di parte.-

    IL PD CI COSTA 60 MILIONI ALL'ANNO
    ECCO PERCHÉ IL PD NON VUOLE RINUNCIARE AI RIMBORSI
    In via del Nazareno c'è panico. Abolire il finanziamento pubblico significa game-over. Il 95 per cento delle entrate del partito viene da soldi pubblici. Ma Grillo e il Cav sono pronti a tagliare le spese
    Il Pd e con lui Pier Luigi Bersani non vogliono l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Questo è fin troppo chiaro. Tra gli otto punti che il segretario ha messo sul piatto del Movimento Cinque Stelle manca proprio quello a cui tengono di più i grillini. Bersani aveva detto pochi giorni dopo il voto: “La politica una qualche forma di sostegno pubblico debba averlo, anche fosse per un solo euro non sono disposto a rinunciare al principio che da Clistene in poi è un principio collegato alla democrazia: la politica deve avere una qualche forma di sostegno pubblico, altrimenti la fanno solo i miliardari“. La posizione di Bersani a proposito è chiara. Sono più vicini su questo binario Pdl e Movimento Cinque Stelle. Anche gli azzurri hanno nel loro programma l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Perchè Bersani non vuole mollare i rimborsi elettorali?

    Quanto costa il Pd - La risposta è semplice: il Pd senza quesi soldi rischia di fallire. La struttura di via del Nazareno è un pachiderma costosissimo. Sul libro-paga ci sono almeno 200 dipendenti. Giovani e soprattutto meno giovani. L'ultimo caso è quello di Livia Turco che è stata "riassunta" dal Pd dopo una lunga aspettativa cominciata ai tempi dei Ds. Dopo le polemiche per il suo compenso la Turco ha rinunciato ad uno stpendio. Ma gli altri no. Non è solo la Turco ad essere stata reintegrata tra i corridoi di via del Nazareno. Con lei sono tornati due parlamentari in aspettativa dalla vecchia Margherita, Alberto Losacco e Nicodemo Oliverio, e sette dai Ds tra cui Gianni Cuperlo, Oriano Giovannelli, Walter Verini, Vinicio Peluffo. Per questi bisognerà rimettere le mani al portafoglio.

    Stipendi per tutti - E i soldi per pagare gli stipendi sono quelli dei rimborsi elettorali. Per queste ultime elzioni nelle casse del Pd arriveranno ben 45 milioni di euro. Il Pd sa che senza quei soldi può dichiarare fallimento. Pagare 200 dipendenti non è facile. E gli stipendi non sono poi così bassi. Sul sito del Pd la situazione è chiara. I democratici tengono la baracca in piedi solo con quei soldi. Le cifre sono queste. Il Pd nel 2011 a bilancio ha un capitale di 63.554.452 milioni di euro. Di questi 57.974.142 milioni di euro sono rimborsi elettorali. In pratica il 95 per cento del totale. Sono solo 458.390 mila euro i soldi che provengono da donazioni private. Non dimentichiamo poi i 5.121.920 milioni di euro con i contributi dei parlamentari.

    RispondiElimina
  10. SIAMO STANCHI
    Siamo stanchi di essere vessati e ricattati da persone che dovrebbero tutelarci e che non lo fanno. Siamo stanchi di non sapere (o saperlo dopo e purtroppo a malinquore!!!), per che cosa abbiamo votato e per chi abbiamo pagato le nostre tasse in tutti gli anni passati della nostra redditizia attività. Vogliamo che il "Presidente" i "Politici/dirigenti/tecnici/saggi .... Lo Stato e chi lo rappresenta ci dica cosa ha fatto e come ha speso, sperperato, dilapidato finora i nostri soldi il frutto dei nostri redditi, ce lo dica attraverso i bilanci con le firme dei relativi responsabili. Siamo stanchi dei sopprusi di Equitalia e di tutte le vergognose leggi e imposizioni fiscali, che sono dei veri crimini verso il popolo sovrano verso la DEMOCRAZIA (Volontà del Popolo) ormai allo stremo. Siamo stanchi di questo Stato che elargisce privilegi, stipendi e pensioni d'oro a gente che non ha mai lavorato, nè prodotto redditi e che, sono solo il frutto di leggi scritte e approvate da subdoli e collusi politici/dirigenti/tecnici/consulenti plurimandatari etc..., Sicari al servizio dei poteri forti, delle banche (basta vedere e indagare sul recente disastro MPS!!!!!) e delinquenze criminali. Smettetela di ossessionarci con le Vostre esigenze di ingordi DITTATORI e PARASSITI TIRANNI, noi, ABBIAMO COSE PIU' IMPORTANTI DA FARE, dobbiamo, in primo luogo, proteggere, e dar da mangiare, ai nostri figli e alle nostre famiglie.

    RispondiElimina