mercoledì 9 ottobre 2013

TORNARE A SOGNARE, PER UNA NUOVA ITALIA
Un uomo, una generazione, ognuno di noi, cammina fra le macerie di un paese in rovina. l’Italia cerca le nuove energie per uscire da una pesantissima crisi. Ma per guardare al futuro con fiducia e rimediare a sperperi e ritardi, dovrà prima di tutto rimuovere modi di pensare diffusi, vere “macerie culturali” nel nostro sistema politico/gestionale. E risolvere una colossale contraddizione, che mina il suo sistema di valori. Quella di un Paese che per ricchezza di cultura è costante fucina di talenti capaci di primeggiare nel mondo per creatività innovativa, dall’impresa, all’arte, alla scienza, eppure sembra rassegnato a sperperare in patria quel talento, con un malcostume che mortifica i migliori, chi sa immaginare il domani, rischiare, “mettersi in gioco lealmente”. Favorendo spesso invece chi ostacola i cambiamenti, antepone il proprio orticello al bene comune, prevale, non perchè più bravo ma grazie ad amicizie, conformismo, inciuci, ossequio a potentati, disinvoltura nel gioco sporco. Una contraddizione inaccettabile, mentre in un mondo che cambia sempre più rapidamente, la risorsa di cui l’Italia è più ricca, quella intellettuale, diventa più importante delle materie prime o della posizione geografica. Non ci sarà rinascita politica ed economica senza affrontare a viso aperto questo paradosso, che ben conoscono le migliaia di giovani e connazionali di talento scarsamente considerati in patria e costretti ad andare all’estero per realizzarsi. Proprio dagli Italiani Democratici, “cittadini del mondo” e dalle nuove generazioni, occorre partire, per innescare in patria un indispensabile ricambio generazionale, una rivoluzione che dia maggiori equità sociali e innovazione culturale, che ridia fiducia anche ai tanti che il loro talento cercano di affermarlo faticosamente in Italia, fra mille ostacoli. 

A rivedere la "DEMOCRAZIA".

1 commento:

  1. SCIOPERO FISCALE
    Sciopero fiscale organizzato sino al resettamento totale dell'attuale casta di politici/dirigenti/tecnici/saggi/consulenti.... Riproponiamo una nuova classe dirigenziale fatta di esperti di settore con curriculum adeguati che si propongano temporaneamente ( quattro anni), alla revisione del nostro sistema politico con stipendi adeguati alla media internazionale, senza privilegi e pensionamenti agevolativi. Abbiamo sufficienti risorse di competenze giovanili per fare tutto questo stà alla volontà del popolo "democrazia" organizzarsi. Coordiniamoci e partiamo. A rivedere la democrazia.

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