TORNARE A SOGNARE, PER UNA NUOVA ITALIA
Un uomo, una generazione, ognuno di noi, cammina fra le macerie di un
paese in rovina. l’Italia cerca le nuove energie per uscire da una
pesantissima crisi. Ma per guardare al futuro con fiducia e rimediare a
sperperi e ritardi, dovrà prima di tutto rimuovere modi di pensare
diffusi, vere “macerie culturali” nel nostro sistema politico/gestionale. E risolvere una
colossale contraddizione, che mina il
suo sistema di valori. Quella di un Paese che per ricchezza di cultura è
costante fucina di talenti capaci di primeggiare nel mondo per
creatività innovativa, dall’impresa, all’arte, alla scienza, eppure
sembra rassegnato a sperperare in patria quel talento, con un malcostume
che mortifica i migliori, chi sa immaginare il domani, rischiare,
“mettersi in gioco lealmente”. Favorendo spesso invece chi ostacola i
cambiamenti, antepone il proprio orticello al bene comune, prevale, non
perchè più bravo ma grazie ad amicizie, conformismo, inciuci, ossequio a
potentati, disinvoltura nel gioco sporco. Una contraddizione
inaccettabile, mentre in un mondo che cambia sempre più rapidamente, la
risorsa di cui l’Italia è più ricca, quella intellettuale, diventa più
importante delle materie prime o della posizione geografica. Non ci sarà
rinascita politica ed economica senza affrontare a viso aperto questo
paradosso, che ben conoscono le migliaia di giovani e connazionali di talento
scarsamente considerati in patria e costretti ad andare all’estero per realizzarsi. Proprio dagli Italiani Democratici, “cittadini del mondo” e dalle nuove generazioni, occorre partire, per innescare in
patria un indispensabile ricambio generazionale, una rivoluzione che dia maggiori equità sociali e innovazione culturale, che ridia
fiducia anche ai tanti che il loro talento cercano di affermarlo
faticosamente in Italia, fra mille ostacoli.
A rivedere la "DEMOCRAZIA".
SCIOPERO FISCALE
RispondiEliminaSciopero fiscale organizzato sino al resettamento totale dell'attuale casta di politici/dirigenti/tecnici/saggi/consulenti.... Riproponiamo una nuova classe dirigenziale fatta di esperti di settore con curriculum adeguati che si propongano temporaneamente ( quattro anni), alla revisione del nostro sistema politico con stipendi adeguati alla media internazionale, senza privilegi e pensionamenti agevolativi. Abbiamo sufficienti risorse di competenze giovanili per fare tutto questo stà alla volontà del popolo "democrazia" organizzarsi. Coordiniamoci e partiamo. A rivedere la democrazia.